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December 14, 2016

Libri da leggere e regalare a Natale {Lifestyle & Christmas}

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Gifts For Book Lovers

Regalare un libro è una bella abitudine, e le feste di Natale sono anche un buon momento per leggere un libro. La scelta in questo periodo diventa ardua: gli scaffali pullulano di nuove uscite, e classifiche su classifiche danno i più letti e i più venduti. Ho scelto dai libri che ho letto ultimamente e dai siti che più mi piacciono per avere dei suggerimenti. That said.. ready, set, read! - xo Stefania

libri da regalare e da leggere per questo Natale 2016

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I cigni della Quinta Strada, Melanie Benjamin 

(Cool Chic Style Instagram @coolchicstyle)
I cigni della Quinta Strada è un meraviglioso inno alla «bellezza e alla crudeltà di un mondo scomparso»

Il libro in una frase:  la dice Diana Vreeland, anche lei personaggio del libro 
«Il momento migliore per andarsene da una festa è quando la festa sta per cominciare».

Il 17 ottobre 1975 fa la sua comparsa nelle edicole americane un numero speciale di Esquire che mostra in copertina la foto di profilo di un Truman Capote grasso e pallido, e una didascalia che reclamizza l’ultimo, attesissimo racconto dell’acclamato autore di A sangue freddo. Titolo: La Côte Basque 1965.
Capote si è incamminato da tempo lungo la china dell’autodistruzione. Quasi costantemente in preda all’alcol e alle droghe, è soltanto una smorta controfigura del trentenne dagli occhi pieni di passione e inquietudine che sedusse il bel mondo newyorchese vent’anni prima.
Su quel mondo, che lo ha tacitamente messo da parte, posa ora la sua astiosa penna, narrando del santuario che ne è al centro e che ha le sue vestali nei Cigni della Quinta Strada: Babe Paley, Slim Keith, Gloria Vanderbilt, Pamela Harriman, le regine dei cocktail, delle feste di beneficenza, dei party più esclusivi, dei dinner e dei lunch alla Côte Basque, il ristorante dove, appunto, pranzi e cene sono diventati un appuntamento imprescindibile della mondanità newyorchese.
Il racconto di Esquire muove da un incontro alla Côte Basque in cui i Cigni della Quinta Strada si lasciano andare a inattese confessioni e riprovevoli giudizi. Slim Keith, riconoscibilissima nei panni di una pettegola e cattiva «ragazzona briosa e vitale», sposata con un soporifero lord inglese, spettegola e maligna su una sfilza di personaggi ricchi e famosi: Jackie Kennedy, che sembra una versione caricaturale di se stessa, la principessa Margaret, così noiosa da far addormentare i suoi interlocutori.
Gloria Vanderbilt appare talmente svampita da non saper riconoscere il primo marito. Ma è soprattutto con l’entrata in scena di Sidney Dillon, un «finanziere, consigliere di presidenti», sposato con una donna di nome Cleo, «la più bella creatura vivente», ma pronto a tradirla in numerose avventure extraconiugali, in sconci e sordidi incontri tra lenzuola sudice, che il racconto di Capote appare come un imperdonabile tradimento, un assassinio, una pugnalata inferta al cuore di uno dei Cigni in particolare, quello che tutte loro amavano di più e che persino Truman, anzi specialmente Truman, amava: Babe Paley, l’elegante e infelice consorte di «Sidney Dillon», alias Bill Paley, il fondatore della Cbs.
Per Slim, Gloria, Pamela, il racconto di Capote ne fa di colpo un volgare nanerottolo, un bastardo scoppiato del Sud, una vipera che si è insinuata nel loro seno e che va subito schiacciata.
Per Babe, però, La Côte Basque 1965 rappresenta qualcosa di molto più importante: segna la fine dei suoi giorni dorati, della comunione perfetta, intima e accogliente con uno scrittore che, in pose languide e sensuali, guardava un tempo tutti dall’alto della sua grandezza letteraria. Book.Google

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Avremo sempre Parigi, Serena Dandini

Una viaggiatrice speciale racconta la città che le ha rubato il cuore. 
“Parigi è solo un sogno” sosteneva Queneau. 

E' un modo particolare per scoprire Parigi, le sue vie, i suoi quartieri, anzi, i suoi Arrondissement.

Dopo il flâneur cantato da Baudelaire, il poeta ozioso che si immerge senza fretta nel paesaggio urbano, un fiore all’occhiello, è ora di flâneuse. Una versione femminile che archivia i sottintesi legati al verbo, quando le “passeggiatrici” erano signore dedite a ben altro passatempo. Le donne però amano bighellonare da sempre. Vagabonde dentro. Anche in tempi in cui per uscire di casa ci voleva l’accompagnatore al braccio. Libere e avventurose come la pittrice Rosa Bonheur, che nell’Ottocento perlustrava la città vestita da uomo, a caccia di ispirazione per i suoi quadri, con un regolare permesso della prefettura in tasca, visto che la legge vietava di travestirsi: così aveva libero accesso ovunque, anche ai luoghi proibiti al gentil sesso. È pensando a donne come lei che ho scritto un libro su Parigi. Edito da Rizzoli esce il nuovo libro di Serena Dandini, una raccolta di "passeggiate sentimentali in disordine alfabetico" come cita il sottotitolo. Iodonna

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7 Volte Roma, Fendi

Rizzoli pubblica la guida di Fendi alla Roma più cool e di tendenza, una guida divisa in 7 capitoli, numero decisamente simbolico per la città di Roma. 

Sette sono i colli, così come gli antichi re di Roma, sette le chiese giubilari, ma anche le virtù e i peccati capitali. Sette anni dura il mandato del presidente della Repubblica italiana e sette sono i giorni della settimana, sette le note musicali, i colori dell'arcobaleno, le stelle dell'Orsa Maggiore. E ancora, sette le meraviglie del mondo antico e moderno, i metalli alchemici, i mari per gli antichi greci, le arti liberali, i chakra e gli anni di sfortuna quando si rompe uno specchio... 
Nella Città Eterna, di cui tutto è già stato detto ma tutto sembra ancora da scoprire, dove passato e futuro vanno a braccetto, abbiamo trovato la chiave magica che apre tutte le porte: una guida della città divisa in 7 capitoli, che vi propone percorsi per perdersi e ritrovarsi passeggiando tra arte e storia. Potrete fare il giro delle sette chiese, apprezzare musei e collezioni private, restare a bocca aperta davanti a Caravaggio, andare alla scoperta di statue parlanti e fontane barocche... e ancora, godervi il meglio della Roma contemporanea e la meraviglia di parchi e ville, per terminare con un giro tra mercati e bancarelle. Hoepli

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Un giorno di festa di Graham Swift

Una storia d'amore

«Un tempo, quando i ragazzi non erano ancora stati uccisi e c’erano più cavalli che automobili, prima che la servitù di sesso maschile scomparisse e a Upleigh e Beechwood fossero costretti a cavarsela soltanto con una cuoca e una cameriera…». 

Comincia così, con un salto in un passato non lontano dalle ultime scintille di Downton Abbey e subito il lettore si trova immerso nell’atmosfera malinconica dell’Inghilterra del primo dopoguerra. 

A quel tempo, in una grande casa nella campagna del Berkshire, narra Swift in questo libro che è allo stesso tempo una storia e una riflessione sul modo di raccontare storie, viveva Jane Fairchild, una giovane cameriera orfana ma non per questo triste. Al contrario, la Cenerentola di Un giorno di festa poteva dirsi una ragazza fortunata. Un giorno aveva chiesto al suo padrone il permesso di prendere in prestito un romanzo di Stevenson dalla biblioteca di casa. E lui, che, prima di perdere i suoi due figli in guerra avrebbe potuto rispondere «Chi ti credi di essere, Jane?» — l’istruzione della ragazza era modesta e le barriere gerarchiche robuste — le aveva detto, invece, «Certo che puoi, Jane». E senza accorgersene aveva dato una svolta alla vita di quella giovane destinata a diventare una celebre scrittrice.«Un tempo, quando i ragazzi non erano ancora stati uccisi e c’erano più cavalli che automobili, prima che la servitù di sesso maschile scomparisse e a Upleigh e Beechwood fossero costretti a cavarsela soltanto con una cuoca e una cameriera…». In uscita per Neri Pozza il volume «Un giorno di festa» dello scrittore inglese (traduzione di Luca Briasco)Corriere della Sera + Huffington Post

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«Eccomi» di Jonathan Safran Foer (Guanda) 

"Eccomi" di Jonathan Safran Foer è il miglior libro dell'anno per la "classifica di qualità" de La Lettura il supplemento culturale del Corriere della Sera. 

Il libro in una frase: "..come si assolvono i propri doveri a volte contrastanti di padri, di mariti, di figli, di mogli, di madri, restando anche fedeli a se stessi? "

Ambientata a Washington durante quattro, convulse settimane, "Eccomi" è la storia di una famiglia in crisi. Mentre Jacob, Julia e i loro tre figli sono costretti a confrontarsi con la distanza tra la vita che desiderano e quella che si trovano a vivere, arrivano da Israele alcuni parenti in visita. I tradimenti coniugali veri o presunti, le frustrazioni professionali, le ribellioni adolescenziali e le domande esistenziali dei figli, i pensieri suicidi del nonno, la malattia del cane: tutto per Jacob e Julia rimane come sospeso quando un forte terremoto colpisce il Medio Oriente, innescando una serie di reazioni a catena che portano all'invasione dello stato di Israele. Di fronte a questo scenario inatteso, tutti sono costretti a confrontarsi con scelte a cui non erano preparati, e a interrogarsi sul significato della parola casa. IBS Libri - Il Libraio

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L’ultima notte di James Salter

Matrimoni in crisi, relazioni difficili, emozioni che travolgono e distruggono, l’amore e la seduzione in tutti i loro aspetti sono il filo conduttore di storie folgoranti, piccoli capolavori di trama e di scrittura.

«Freddo, elegante, implacabile. Molte delle verità di questo libro sono letali come proiettili.» - The Irish Times

«La vita è un caos instabile, e nessuno sa ritrarre quel caos meglio di James Salter…» - The New York Times Book Review

«Straordinariamente raffinato e preciso.» - The Times

«Un grande maestro della narrativa americana… L’ultima notte è un libro meraviglioso, che ci ricorda perché vale la pena di leggere.» - The Independent

Uomini e donne spogliati di ogni corazza, nudi di fronte ai loro sentimenti e allo sguardo penetrante dell’autore. C’è un uomo a cui la moglie chiede di rinunciare a una passione inconfessata e inconfessabile, una serata divertente tra amiche che sotto la superficie nascondono segreti dolorosi, un professionista di successo che dopo tanti anni riceve una telefonata dalla donna che non ha mai dimenticato e si scopre vittima di un sentimento ambiguo... E, acuto e spiazzante, il racconto che dà il titolo alla raccolta, in cui una moglie chiede a suo marito un estremo gesto d’amore, ma in quella che dovrebbe essere per lei l’ultima notte, non tutto va come dovrebbe.

L’ultima notte di James Salter, lo scrittore-soldato fino a poco tempo fa in Italia era quasi sconosciuto. Nessuna trama scoppiettante, niente distopie: quella di James Salter è una scrittura asciutta ed essenziale che, a bagno nella quotidianità più assoluta, va al cuore della solitudine primaria, riproducendo sulla pagina le sensazioni che Hopper trasmette con i suoi quadri La Voce di New York

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Ourika di Madame de Duras

“Ourika”, le conseguenze dell’amore

In “Ourika” (Adelphi 2010) di Madam de Duras, la protagonista racconta la propria storia “Fui portata in Francia dal Senegal all’età di due anni, dal cavaliere di B. che d quel paese era il governatore. Mia madre era morta...”. Mentre la nave negriera sta per salpare Monsieur di B. impietositosi dalle urla di disperazione della piccola che sta per essere trascinata a viva forza sul bastimento la compra e in patria l’affida a sua zia la marescialla di B. “la persona più amabile del tempo”. Ella cresce serenamente insieme ai due nipoti della sua benefattrice, affezionandosi al minore Charles. Ourika bella e sensibile riceve un’educazione perfetta e raffinata. Ma un giorno non vista ascolta una conversazione tra Madame B. ed una sua amica dove comprende che nonostante l’amore che ha ricevuto la sua sarà una vita di isolamento sociale a causa del colore della propria pelle. Il Recensore - Adelphi

La signora de Duras
risvolto

«So che conoscete la duchessa di Duras» disse un giorno Goethe a von Humboldt. «Siete un uomo fortunato! Eppure, ella mi ha fatto tanto male: alla mia età, non bisognerebbe lasciarsi commuovere a tal punto... Esprimetele tutta la mia ammirazione». Pur essendo senz’altro uno dei più prestigiosi, Goethe non era però sicuramente l’unico ammiratore di Mme de Duras: tra i suoi estimatori vi furono Chateaubriand, Hugo, Sainte-Beuve (che vedeva in lei una «sorella» di Mme de Staël). Pubblicato nel 1824, Ourika divenne infatti in brevissimo tempo quello che oggi si definirebbe un libro di culto, tant’è che nei magasins de mode andavano a ruba nastri, camicette, cappelli e gioielli «à l’Ourika». Ancora oggi, a quasi due secoli di distanza, questo breve, intensissimo romanzo conserva tutto il suo fascino sottile – e la vicenda della piccola schiava nera, portata in dono dal governatore del Senegal al maresciallo di Beauvau e destinata a soccombere a un destino che non potrà essere che tragico per aver «infranto l’ordine della natura», per aver concepito «una passione delittuosa», «un amore colpevole» (e forse soprattutto per aver desiderato una impossibile «fusione dei cuori»), ancora ci commuove. «Da un lato» scrive John Fowles «Ourika affonda le radici nel Seicento francese, in Racine, La Rochefoucauld e Mme de La Fayette, mentre dall’altro si protende fino al tempo di Sartre e Camus. È la cartella clinica di un outsider, dell’eterno étranger nella società umana».

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Dodici libri per viaggiare..leggendo.

Scritture di viaggio e in viaggio per accompagnare le vostre peregrinazioni estive

Non un solo libro, ma una selezione di dodici titoli che raccontano di spostamenti, viaggi e scoperte. Dall'Italia e dall'America ma anche sull'Italia e sull'America. Dodici libri per metterci sulla strada, per continuare a viaggiare e a scoprire il mondo e la sua gente. Per leggere dei libri La Voce di New York

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I libri da leggere assolutamente nella vita

 I libri imperdibili sono tutti lunghissimi, 
ma questo forse è solo il motivo per cui qualcuno ha osato perderseli.

anna karenina lev tolstoj

Anna Karenina, di Lev Tolstoj 

Centro della vicenda è la tragica passione di Anna, sposata senza amore a un alto funzionario, per il brillante ma superficiale Vronskij. Parallelo a questo amore infelice è quello felice di Kitty per Levin, un personaggio scontroso e tormentato al quale Tolstoj ha fornito i propri tratti. "In Anna Karenina è rappresentata - scrive Natalia Ginzburg - la colpa come ostacolo, anzi come barriera invalicabile al raggiungimento della felicità". Tra i primi lettori il libro ebbe Dostoevskij che così ne scrisse: "Anna Karenina è un'opera d'arte assolutamente perfetta. Vi è in questo romanzo una parola umana non ancora intesa in Europa... e che pure sarebbe necessaria ai popoli d'Occidente". Einaudi

gattopardo libro

Il Gattopardo, di Giuseppe Tomasi di Lampedusa  


La vicenda del Gattopardo è ambientata in Sicilia e prende avvio nel 1860, nel momento del collasso del Regno dei Borboni. Don Fabrizio, principe di Salina e proprietario terriero di una tenuta vicino Palermo 1, è il classico rappresentante della ceto aristocratico, ovvero di quella classe sociale che sta assistendo impassibile al proprio inesorabile declino. La vicenda si apre infatti nel maggio di quell’anno, durante la spedizione dei Mille: il principe Salina saluta con scetticismo e malcelato disprezzo l’arrivo delle truppe di Garibaldi, che consegneranno il potere ai Savoia e che segnano la fine di un’epoca e la rapida ascesa della classe borghese. Se Don Fabrizio contempla con disincanto questo passaggi storico, suo nipote, Tancredi Falconeri, esponente di una gioventù più dinamica e cinica al tempo stesso, si arruola volontario tra le fila dell’esercito sabaudo. Quando lo zio esprime delle riserve in merito, Tancredi risponde con la celebre frase:
Il libro in una frase: Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi.

Questo motto - emblema del trasformismo politico e appunto dell’abitudine gattopardesca della classe politica - spiega da subito che, di fronte al cambiamento epocale che sta per avvenire, Tancredi incarna l’abilità della vecchia classe dirigente nel conservare i propri privilegi, sfruttando le nuove opportunità della modernità. Se infatti Don Fabrizio (intellettuale colto ed appassionato di astronomia) può solo rammaricarsi della scalata sociale dei borghesi, che egli considera alla stregua di parvenus, Tancredi si innamora della bellissima Angelica, figlia di Don Calogero Sedara, un mezzadro rapidamente arricchitosi e divenuto sindaco di Donnafugata, residenza estiva dei Salina. La Feltrinelli - 

Bel-Ami+Guy+de+Maupassant

Bel-Ami, di Guy de Maupassant

È la mediocrità di un uomo e di un’intera società, la Parigi del XIX secolo

George Duroy è il prototipo dell'arrampicatore sociale d'ogni tempo: un giovane e fatuo provinciale che scende a Parigi dopo una deludente avventura militare e, sfruttando il successo con le donne, si trasforma in un giornalista di grido imparentato con l'alta finanza. Dietro la sua cinica, insopprimibile vitalità si cela però un'ossessionante paura della morte che vanifica la sua sfrenata ricerca del successo.

Bel-Ami+Guy+de+Maupassant

Henri-René-Albert-Guy de Maupassant

Henri-René-Albert-Guy de Maupassant è considerato il fondatore del racconto moderno ed è stato anche drammaturgo, reporter di viaggio, saggista e poeta. Scrisse sette romanzi, una decina di opere teatrali e centinaia di racconti in cui denuncia maggiormente i vizi della società borghese.
Figlio di Gustave de Maupassant, nobile di provincia, e di Laure Le Poittevin, ebbe un’infanzia tormentata a causa del divorzio dei genitori. Dalla madre ereditò l'amore per l'arte. La passione per la letteratura, invece, fu in parte dovuta all'influenza dell'amico di famiglia Gustave Flaubert. A Rouen conseguì la maturità in lettere nel 1868 e conobbe Louis Bouilhet, conservatore alla Biblioteca comunale, poeta e amico di Flaubert. Grazie a queste due influenze Maupassant fu iniziato alla scoperta dei contemporanei: Hugo, Balzac, Baudelaire, che avrebbero influito molto sulla sua vena creatrice. Finito il liceo, Maupassant fu chiamato sotto le armi, dove partecipò alla guerra franco-prussiana. Il successo ottenuto con le prime opere letterarie gli permise di vivere scrivendo, e di realizzare i suoi sogni: il lusso, l'attività amatoria, i lunghi e solitari viaggi in mare sullo yacht Bel-Ami, l'ingresso nella buona società di Cannes e di Parigi dove si conquistò la fama di seduttore inesorabile. A causa della sifilide, la sua salute peggiorò drasticamente e di conseguenza anche i moti del suo animo. Nel 1892, mentre si trovava a Cannes, tentò il suicidio. Dopo qualche giorno fu trasportato a Parigi e ricoverato presso una clinica psichiatrica, dove, ormai in preda alla follia, morì all'età di 43 anni.

Tra le sue numerose opere ricordiamo i romanzi: Una vita (1883), Bel Ami (1885), Forte come la morte (1889), Il nostro cuore (1890). Tra le novelle: La casa Tellier (1881), La signorina Fifi (1882), Miss Harriet (1884), Le sorelle Rondoli (1884), Chiaro di luna (1884), Horla (1887).


Elsa Morante

La Storia di Elsa Morante

Il romanzo narra la storia di una donna e della sua difficile vita, 
oltre che la storia di una nazione martoriata e ferita.

La scrittrice, moglie di Alberto Moravia, ha sempre avuto quell’aspirazione realistica, quel desiderio di raccontare la vera realtà mescolando sia elementi del romanzo Ottocentesco (narratore onnisciente) che elementi del romanzo Novecentesco (tendenza al surrealismo). Qui il fascino di una grande scrittrice italiana spesso famosa solo per il precedente romanzo L’isola di Arturo (1957).

Riassunto

La storia racconta di Ida, maestra elementare, che vive a Roma nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Nata a Cosenza e figlia unica di due maestri elementari, ha origini ebree per parte di madre, che però tiene sempre nascoste per paura di essere scoperta dai fascisti.

Si trasferisce a Roma per seguire Alfio Mancuso, commesso viaggiatore di origini siciliane, che diventerà suo marito. I due avranno un figlio, Nino, dal carattere ribelle. L’uomo muore reduce della guerra in Abissinia ed Ida resta a Roma da sola con suo figlio in un periodo veramente difficile. Una notte mentre la donna sta rientrando a casa, viene stuprata da un soldato tedesco molto giovane di nome Gunther, che morirà di li a poco a bordo di un aereo. Ida resta incinta e partorisce un bambino detto Useppe. Nino si affeziona tantissimo al piccolo e tra i due si istaura un ottimo rapporto.

Purtroppo però la casa di Ida viene bombardata e, mentre Nino parte con un battaglione di camicie nere verso il nord, Ida e Useppe sono costretti a trovare rifugio in una zona per gli sfollati, condividendo il tetto con una famiglia napoletana. La Feltrinelli - Cultura.Biografie-online

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(&.. un consiglio) 

Un consiglio sul sito Biblioz potete inserire la vostra data di nascita o della persona a cui volete regalare un libro e scoprire quelli che erano i bestseller il giorno in cui è nato.
No two persons ever read the same book. – Edmund Wilson 
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